“Renzi: meno tasse per tutti”, il Fatto suggerisce una assonanza fra Renzi e Cetto la Qualunque. La Stampa apprezza: “Tasse, la Rivoluzione di Renzi”. “Sfida” non rivoluzione per il Corriere. Macché, il Giornale titola “il ballista”. Soli “saldi estivi” per il manifesto. Repubblica va al sodo (ammesso che sodo sia) “via la tassa sulla prima casa e bonus ai pensionati”. Nelle pagine interne trovano spazio l’auto titolo, l’auto corsivo, l’auto commento suggeriti da Renzi e dal suo staff. Si va da “rivoluzione copernicana” a “programma di sinistra” (Bei) a “piano studiato da mesi per spiazzare destra e sinistra” (Meli), fino al sublime “when in trouble, go big”, se sei in difficoltà, va alla grande” della nuova Unità. Evviva! È tornato l’arrotino, l’artigiano che vanta, con voce stentorea, la pubblica utilità del suo mestiere.
L’anno prossimo sfumerà in tasse il 44,1 del reddito prodotto. Bene ridurle, anzi benissimo! Ma bisogna dire come. Repubblica intervista Cuperlo. “Da Renzi una parola sull’evasione fiscale avrei voluto sentirla”. E Piero Fassino, il quale teme che il taglio dell’IMU lasci i sindaci in mutande, li costringa a ridurre i servizi, li trasformi in cliente del governo Entrambi intervistati da Repubblica. “I soldi dove i trova?” Chiede al Corriere Roberto Speranza. 45 miliardi in 3 anni non sono pochi. Il Sole24Ore sostiene che solo i tagli a favore dell’impresa sono efficaci. Per Brunetta “É solo annuncite. Al Tesoro hanno le mani nei capelli”. Giannelli immagina il sergente Renzi alle prese con gli indiani musi lunghi(Cuperlo e Bersani) “Voi votare riforme e io levare tasse e dare fucili”. “E Le munizioni?” “Tu pretendere troppo”!
“Per mia sorella Lucia lo stesso calvario di papà”, titola la Stampa. In prima pagina ipotizza però che l’abbraccio di Manfredi, figlio di Paolo, e di Sergio, fratello di Piersanti, “riconcili i Borsellino con lo Stato”. É così? O non si tratta piuttosto di due vittime, che servono lo stato (Manfredi è commissario di polizia), ma che hanno vissuto sulla pelle quanto pesi la mafia nello stato? Travaglio riprende l’intervento del procuratore Scarpinato e si chiede: “interessa a qualcuno sapere chi ha fatto fuori Paolo Borsellino, e perché?” Per Leoluca Orlando “il Pd è complice del governatore”, Crocetta e Lumia hanno fatto carriera con l’antimafia, Confindustria Sicilia fa affari grazie all’antimafia. Franco La Torre, figlio di Pio, dice a Repubblica: “a volte si celano altri interessi dietro l’antimafia”. “Oggi troppi si difendono dietro retorica e vessili”, risponde Bianconi, Corriere. Io torno a chiedere alla presidente Bindi un’inchiesta sulla mafia nell’antimafia! Se non ora,quando?
The Sun pubblica una foto della regina (a 7 anni, con madre e zio) che fa il saluto nazista. Senza complicità e favore di gran parte delle classi dirigenti europee, forse Hitler sarebbe rimasto un imbianchino. Ha ragione Schäuble, dice al Corriere Stefano Fassina: “meglio una Grexit assistita. Il problema è l’euro regolato dal mercantilismo liberista scritto, a misura dell’interesse nazionale tedesco, nei Trattati.” Scalfari boccia il presidente emerito: Napolitano chiede un esecutivo con poteri soverchianti: maggioranza assoluta, monocameralismo perfetto, capolista plurinominati (possono presentarsi in tre diversi collegi). Senato in pratica inesistente. Può partecipare ai plenum del Parlamento però non più con 300 senatori ma soltanto 100, mentre la Camera rimane ai suoi 630”. Democrazia governante?