Aiuto! Nella “prima” del Corriere, Giannelli ha composto la parola aiuto con le rovine di Palmira. E Merlo, Repubblica, definisce la città delle Palme “Waterloo dell’Occidente”. Più concreti i giornali d’oltralpe segnalano che anche Al Tanf, ultimo passaggio tra Iraq e Siria, è caduto in mano al Daesh, che nei territori occupati i tagliagola suscitano, certo, diffidenze e paura, ma si nutrono dell’odio popolare per il regime di Assad -che aveva un carcere a Palmira dove si torturavano i nemici- e dell’odio sinnita contro gli sciiti. Ieri kamikaze del Daesh hanno fatto esplodere una moschea in Arabia saudita: venti morti sciiti. L’avevano già fatto nello Yemen. È un modo per indicare la strada della guerra ai regimi sunniti, un modo per strappare soldi e aiuti ai cadetti di quelle monarchie corrotte. Obama? Il presidente americano appare debole, talvolta indeciso. Eppure aveva indicato la strada: pace con l’Iran, scommettendo sulla società civile forte in quel paese. Invito ai sunniti a scegliere: l’intransigenza dei giovani contro la corruzione dei tiranni, la tolleranza dell’islam contro le sette wahhabite e salafite.
Indistruttibile. Accanto a De Luca, “no a lezioni di legalità”, bersaglio mobile di Mentana, “Marchionne ha sconfitto Landini 3-0, che per questo s’è buttato in politica”, Matteo Renzi ha pure detto di volere “un giorno un sindacato unico”! Perdonatelo, non sa quel che dice. Assumete che volesse dire “unitario”. Unico è il sindacato del regime, o della corporazione, o concesso dallo strapotere padronale. Ma è l’interrogativo di Altan che affonda il premier! “meglio una politica che non fa un tubo o una che che ne combina una al giorno?”
Dalle pensioni all’IVA “Pensioni, è scontro” recita Repubblica. Dopo la sortita di Padoan, “dovevano informarsi” sulla realtà dei conti, rilanciata da Renzi oggi risponde il presidente Criscuolo: “abbiamo giudicato secondo coscienza e secondo le regole..è parsi che ci fosse una violazione degli articoli 36 e 38 della Costituzione, nei quali si garantisce al lavoratore il diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro”. Conflitto tra poteri dello stato? Corriere: “Pressione europea sui conti”. Sole24Ore: “sulle nuove regole IVA lo stop di Bruxelles”. Stampa: “Conti pubblici. L’UE apre un buco di altri 700 milioni”. Insomma un altro pasticcio, questa volta fatto da Renzi e Padoan, non da Monti e Fornero. E prima c’era stato il decreto di Natale sul fisco, la riduzione delle tasse contraddetta dall’aumento delle imposte locali, il jobs act senza ammortizzatori, la genialata de #labuonascuola che, pur investendo qualche soldo, è riuscita a scontentare tutti i lavoratori dell’istruzione, Altan ha regione. Eppure…
Nessun rimpianto. Non vorrei tornare alla politica di prima. A Berlusconi che prometteva grandi opere e finiva col dare grandi soldi ai corrotti. Al PD dell’essere e non del fare: siamo gli eredi della DC e del PCI, siamo i nativi del nuovo mondo che (chissà perchè) sarà democratico, provinciali ma alla conquista delle città, amici degli operai ma accanto ai padroni, per i diritti ma con giudizio. Siamo, siamo, siamo! Cosa faremo? Ah questo si vedrà! Ho sempre apprezzato di Renzi la sua fede nella politica, la voglia di scegliere, la volontà di potenza che lo spinge a scommettere. Qualità grazie alle quali ha cancellato Berlusconi e diviso la destra, ha rottamato i leader di una sinistra sconfitta e ne ha bucato il pallone ideologico. Ma la politica non lo salverà dal nulla della proposta. Che Europa vuole? Risposta non pervenuta. Cosa pensa del conflitto in Medio Oriente? Che forse affonderemo qualche barcone. E quale politica industriale?
Sulla scuola ha già perso. Prova solo a salvare la faccia imponendo una legge sgangherata che dovrò poi aggiustare. Repubblica giura che sta cedendo ai sindacati: tetto al bonus per le private, abilitati con tre anni di precariato assunti per i loro titoli, premio agli insegnanti dal collegio dei docenti e non più dal preside. Vedremo, vigileremo, ci batteremo. In verità penso, e credo, che il conflitto che si è evidenziato nella scuola e per la scuola debba proseguire a lungo, qualunque legge alla fine venga approvata. Perchè la cosa più grave nell’attuale ritorno della politica è l’assenza di un pensiero, di un’idea originale, di una visione per il futuro. Perciò ne combina una al giorno.