“Chi vuole capire perché gli elettori votano così deve archiviare le categorie “destra/centro/sinistra” e spostarsi sul nuovo asse che orienta gran parte dei votanti: élite/popolo, vecchio/nuovo. L’ha spiegato bene Sabrina Ferilli sul Fatto: “Agli americani interessava capire cosa sarebbe accaduto sulle tasse, non se Trump aveva detto ‘fica’”. Questa sintesi di Marco Travaglio va scolpita nella pietra. Il Richelieu di Conte invoca un “sano populismo” contro “la morte” del “non voto”. “Meno politicamente corretto, più populismo. Meno campo largo, più campo aperto”. Le parole sono importanti.

“Populismo” fu un movimento di intellettuali russi che contrapponeva un presunto collettivismo contadino al potere zarista. Il suo principale nemico era la pretesa borghese di scommettere sulla scienza, allearsi con i democratici liberali, modernizzare la Russia. In tempi recenti i cantori del “liberalismo” hanno usato il termine per condannare ogni protesta popolare, di destra ma ancor più di sinistra. Sarebbe dunque “populismo” la grande manifestazione che a Valencia ha chiesto le dimissioni del governatore di destra, Mazon, che negava il cambiamento climatico. Al grido: “Noi siamo sporchi di fango, voi siete sporchi di sangue”. Bene, Travaglio ci sta dicendo che il compagno Trump non poteva non vincere contro “la casta” perché somiglia ai bianchi senza laurea privati del sogno americano che vivono nel “Rust Bell”, cintura delle fabbriche arrugginite. Alle donne che si incazzano all’iper mercato perché non possono comprare tutto più che là Pub dove qualcuno gli allunga la mano sul sedere. A Black e Ispanici affetti da SCAPITO, Sindrome Claustrofobica da Attacco di Panico Immotivato e Tendenzialmente Omicida, per cui chi si infila spingendo in un autobus già pieno, poi si sente soffocare e grida al conduttore di non fare entrare più nessuno.

Dunque l’ex Movimento 5Stelle dovrebbe combattere più Draghi che Meloni, attribuire le colpe del deplorevole presente tutte al Pd, chiedere il voto a chi non vota, rispondere alla paura di chi odia ROM e migranti con pene severe, abbracciare il popolo con la richiesta giustizialista di condanne esemplari pure per i corrotti, con un giornalismo che accusa i “complotti” di aver svuotato la democrazia. Vedi quello che provocò la caduta del Conte2. Se Travaglio non ci fosse, bisognerebbe inventarlo!Io penso, invece, che la lotta contro “la casta” abbia favorito l’avvento di Musk-Trump. Sostituendo al conflitto fra le classi l’odio per la burocrazia europea, per i medici che non mi salvano il figlio, per i professori che lo bocciano, per chi ha un buon reddito da lavoro, ha studiato e i suoi figli vanno all’estero, per i capitalisti disposti a ridurre il saggio di profitto e alzare i salari perché anche loro sono “casta”, mentre il commerciante furbo e il padrone senza scrupoli condividerebbero il destino del sotto proletario di Scampia o delle Zen, perché ora rischiano di chiudere.

Quando ero giovane, i figli e le figlie dei contadini studiavano per laurearsi. Nelle sezioni del PCI -partito che non ho amato- si provava a fare cultura, a spingere gli operai a leggere, a capire di politica estera. Oggi si vorrebbe contrapporre chi ha un titolo di studi, e difende il diritto di amare chi si vuole e, persino, di voler cambiare il proprio sesso, a chi invece pensa -poche storie- che la donna è penetrata e l’uomo penetra. La cronaca odierna suggerisce che la destra usi l’idea di antisemitismo che Netanyahu diffonde e cioè che sia antisemita ogni critica a Israele. Giusto per criminalizzare la sinistra. Titoli: “Caviale, spranga e martello”, “Milano evoca Amsterdam”, “Gli antisemiti di casa nostra”. Ma Travaglio preferisce parlar d’altro: titolo, “Biden boicotta Trump, razzi e contractor a Kiev”, editoriale “Populismo o morte”. Il manifesto parla di “Previsioni del tempo”, del Trump negazionista che incombe sulla conferenza sul clima, Cop29. Repubblica, con la “Mattanza dei ragazzi” a Napoli, Che sarebbe un buon tema di polemica con il governo, che ha mostrato le manette a Caivano, ma è la cultura di cui è portatore che fa dilagare, non la camorra banda armata, ma la cultura di camorra. Sono per la libertà di stampa, dunque difendo il Fatto.

Sono per confrontarmi sempre, per non criminalizzare mai le idee, e quindi ben venga il partito dei “Progressisti indipendenti” di Conte. Ma rivendico il mio diritto di ricordare che le 5Stelle di Grillo si riferivano a “ beni comuni, ecologia integrale, giustizia sociale, innovazione tecnologica ed economia eco-sociale di mercato”. L’ultima, secondo me la più confusa per quel riferimento al “mercato” credo contro la “programmazione” comunista, richiama ante litteram -pensa tu- proprio il piano di Draghi.

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