Meglio un pregiudicato che una menzogna. La menzogna di chi nega che il dominio sul mondo degli Stati Uniti abbia perso colpi, che le merci americane siano meno competitive, il consumismo senza limiti in pericolo, il futuro dei figli meno roseo. Latinos; black, donne bianche, o almeno molti elettori che rientrano in tali categorie, si sono guardati e si sono detti meglio un super narcisista che pensa a se stesso, meglio un maschio che usa le donne come trofei, e se ne fotte dell’interruzione di gravidanza e delle cure (di Stato) per i poveri, che vuole attuare “la più grande deportazione” di straccioni migranti della storia, piuttosto che rinunciare a quello che avevamo. E farci pure infinocchiare. Trump ha vinto alla grande. Trump si è preso il Senato, è probabile che si prenda la Camera, ha vinto del voto popolare.
È la democrazia, bellezza? Sì, è democrazia anche questo. Ma chi vince non ha per forza ragione. Non è giusto voler deportare fino all’ultimo arabo palestinese anche se la maggioranza degli israeliani si è convinta che sia necessario. Non è giusta “l’operazione speciale” in Ucraina, anche se in Russia prevale il sentimento nazionale e il ricordo di vecchie offese – la campagna di Napoleone, l’operazione Barbarossa di Hitler- si confonde con l’umiliazione inflitta dall’Occidente all’URSS. Non è giusto pretendere che il mondo paghi il pizzo al dollaro, pieghi ricerca scientifica e innovazione alla primazia dei prodotti a stelle e strisce, si tenga tragedie come quella di Valencia perché non si può dire che energie fossili, consumo del suolo, pranzi sempre a base di carni e pesci pregiati, non siano più sostenibili. Non è giusto! E convincersi del contrario è come riempirsi di cocaina quando il sabato sera ti viene a noia.
Trump ha promesso di fermare le guerre. Ma bravo! Darà a Putin quello che ha conquistato, Crimea e Donbass. E cosa otterrà in cambio? Che l’Europa moltiplichi le spese militari per difendersi da eventuali nuova minacce a oriente? Che Putin consegni l’alleato iraniano a bombardamenti Israelo – americani che riportino il paese all’età della pietra? Imporrà la pace in Palestina. Bello! E come? Convincendo l’Arabia Saudita a firmare i patti di Abramo e ad accudire milioni di deportati palestinesi nei deserti del Sinai e della Giordania? E Bin Salman e Erdogan glielo lasceranno fare? La Cina permetterà che il Medio Oriente, e il petrolio nel sottosuolo, diventino riserva di caccia esclusiva di Trump e Netanyahu? E il muro a sud fermerà i migranti? O gli Stati Uniti dovranno invadere il Messico come fecero, con una guerra in favore di schiavisti e fondamentalisti cristiani senza terra?
Basta. L’Occidente è di Musk, la profezia del 2016, Brexit e prima vittoria di Trump, è tornata nel 2024. E con questo tutti dovremo fare i conti. Ci batteremo per ridurre le emissioni a effetto serra, contro l’abuso del pianeta e lo spreco di risorse. Sosterremo diritti e libertà, se necessario contro il voto popolare. Chiederemo il dialogo tra diversi, unico modo per dismettere armi e logica della sopraffazione. Chiederemo che gli Stati non finanzino impresari miliardari, ma sanità, ricerca, welfare. Spiegheremo a chi finge di averlo scordato che siamo tutti meticci, figli di migranti, donne e uomini che migrano alla ricerca della felicità. E ci batteremo contro gli imbroglioni, che parlano di politica, dell’inconsistenza di Kamala, degli errori dei Dem -e ce ne sono stati- delle colpe del Pd – e non le dimentico- per non parlare delle cose vere. Stragi di popoli e di verità. Insulti all’umanità della donna e dell’uomo.