“Vota per chiudere l’era Trump. Lo conosci, Donald Trump. Non può guidare il paese. Guardalo. Ascolta chi lo conosce da vicino. Ha cercato di sovvertire il risultato del voto ed è una minaccia per la democrazia. Ha contribuito a ribaltare il diritto all’interruzione di gravidanza, con conseguenze terribili. Corruzione e illegalità sono la sua etica. Mente senza ritegno. Se verrà rieletto, il partito repubblicano non riuscirà a controllarlo. Trump userà il governo contro gli oppositori. Perseguirà una crudele deportazioni di massa. Rovinerà poveri, classe media, imprenditori. Un altro mandato di Trump provocherà danni al clima, distruggerà le alleanze, rafforzerà gli autocrati. L’America merita di meglio”Questo appello, a caratteri cubitali, lo trovate sul New York Times. Non si tratta di fake news. Purtroppo ogni frase è confermata da atti e misfatti dell’uomo che potrebbe tornare alla Casa Bianca. Credo che gli americani lo sappiano, anche molti tra quelli che lo voteranno. Se lo scontro fosse Donald o Kamala, credo che sceglierebbero la donna. Che sì, sembrava un brocco, anche se nel faccia a faccia che ha vinto e poi in campagna elettorale, ha mostrato tenacia.Molti, tuttavia, voteranno contro “la casta”, contro Biden, Harris e prima di loro Obama e Clinton, che gli hanno detto che l’economia andava bene. Lo dicono pure gli economisti. ma manovali, professionisti, commercianti e molti industriali credono che così non sia. Pensano che i figli staranno meno bene dei padri, che lo stile di vita americano non potrà essere mantenuto, che i prodotti siano meno competitivi di quelli cinesi e meno accattivanti del lusso e del cibo europei. Vedono, gli americani, quanta poca capacità di convincere abbiano gli Stati Uniti sugli avversari, Putin e XI Jinping, e sugli alleati, Netanyahu e Zelensky. Eppure i democratici dicono loro che il G7 è forte, che la NATO è imbattibile, che l’Occidente è il regno della libertà e della democrazia, mentre l’Oriente e il Sud del mondo sono infeudati da dittature, fanatismi religiosi, repressione di libertà e diritti. È un racconto che non regge alla prova dei fatti. E, perciò, gli elettori sono tentati di dare una lezione all’establishment. Pazienza se eleggeranno un pazzo per altri 4 lunghi anni. Questa è, secondo me, la crisi degli Stati (un tempo) Uniti. La guerra civile che sottende questa campagna. Vincerà il buon senso contro Trump, o la rabbia contro Harris? Ps. Facebook mi comunica che il miei post sarebbero pieni di “violenza esplicita” e come tali vadano nascosti. Mi sono opposto. Perché ho sempre cercato di mantenere la misura, sia pur raccontando fatti spiacevoli. Perché mi batto contro la violenza. Ma questa piccola censura è forse un anticipo dei tempi che verranno. Chi urla di più, si vede dar ragione dagli algoritmi dei media. Chi aggredisce, riesce a imporre la tesi che la colpa è di chi resiste. Da domani rimetto in funzione il mio sito internet corradinomineo.it Pubblicherò là ogni Caffè del mattino. Per chi volesse comunque leggerlo.